Mio padre è stata la persona più colta che abbia mai conosciuto. Vi sono persone malate di sesso, di sport, di gioco, di auto, di …. lui era malato di conoscenza. Leggeva di tutto, divorava libri su libri giorno dopo giorno e si poneva domande in continuazione… non ha mai spesso di porsi domande.
Nell’ultima notte di mio padre c’eravamo io e mia madre ad assisterlo. Durante la notte la nostra mente è volata da un’idea all’altra, da un pensiero all’altro senza mai fermarsi. Tra tutte le domande che ci siamo posti, domande a volte dette e a volte solo pensate, una mi è rimasta scolpita nella mente: “Cosa rimane di tutto il suo sapere?”. La risposta era semplice e sconcertante… NULLA! Ad oggi non possiamo trasferire il sapere di una persona, la sua mente, salvarlo e immagazzinarlo per chi rimane e per chi ci sarà un giorno.
Come superare qusto problema? Come portare avanti quanto imparato da una persona?
In realtà non possiamo trasferirlo così com’è ma possiamo CONDIVIDERE e RICORDARE. Cosa? TUTTO! Possiamo condividere il suo ricordo, i suoi racconti, le sue barzellette, chi era, che tipo d’uomo era e cos’ha fatto per noi della famiglia e per tutte le altre persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e conoscerlo.
La condivisione, così utile nel lavoro e nello studio, è utile anche nella vita.
Buona festa del papà a tutti.
PS: vi condivido una delle ultime pubblicazioni di mio papà, giusto per lasciarvi un gustoso spunto